La teiera in ghisa: caratteristiche e particolarità
teiera /te·iè·ra/ sostantivo femminile
Recipiente di materiale vario, per lo più di forma panciuta e con beccuccio, che serve per preparare il tè.
Esistono diverse tipologie di teiere, che si distinguono tra loro principalmente per materiali e forma: tra queste, le teiere in ghisa, in vetro oppure in ceramica, porcellana o terracotta sono sicuramente le più note e diffuse.
La teiera in genere viene utilizzata per l’infusione e il servizio in tavola del tè; se poi viene abbinata a tazze, zuccheriera e/o eventuali piattini per golosità varie può dar vita a un “servizio da tè” completo, di cui non potrà che essere la regina indiscussa.
La teiera nasce come oggetto di design di uso quotidiano ovviamente in Asia (principalmente tra Cina e Giappone) ed approda in Europa solamente nel 600, in concomitanza con il diffondersi della bevanda stessa a cui è dedicata, a partire dalle grandi città costiere, come Londra e Amsterdam, principali approdi delle navi provenienti dall’India.
L’evoluzione delle forme della teiera porterà pian piano all’introduzione di un manico, successivamente ricopertura con cuoio, avorio o legno per evitare di scottarsi, e alla trasformazione - in alcuni casi - del pomello del coperchio in piccole sculture decorative.
La teiera in ghisa giapponese
Come dicevamo, la teiera nasce in Cina, ma è in Giappone che ben presto trova la sua massima diffusione, grazie anche al successivo perfezionamento di materiali e forme.
La teiera giapponese in ghisa, detta tetsu-kyūsu (teiera di ferro), è quindi una delle più iconiche, da non confondere esteticamente con il tetsubin, il bollitore in ferro o ghisa per il riscaldamento dell’acqua sul fuoco.
All’interno della teiera in ghisa giapponese viene solitamente successivamente smaltata, conservando l’esterno in ghisa (lega composta da acciaio, rame ed ottone) che - nelle versioni più moderne - può essere colorata a piacere.
I vantaggi della teiera in ghisa
Perché scegliere una teiera in ghisa piuttosto che in ceramica o vetro?
I vantaggi delle teiere in ghisa sono molteplici per gli amanti del tè:
- sono praticamente indistruttibili e resistenti;
- mantengono l’acqua del tè in caldo a lungo, preservando la temperatura di infusione (la ghisa è infatti un ottimo conduttore di calore);
- non alterano il sapore e l'aroma del tè;
- possono essere dotate di filtro incorporato in acciaio inox.
La teiera in ghisa è considerata lo strumento ideale per una preparazione del tè a regola d’arte: la ghisa infatti assorbe e rilascia il calore in modo uniforme e graduale, consentendo una migliore e più omogenea infusione delle foglie di tè.
L’interno smaltato consente inoltre di non contaminare la bevanda con un residuo di gusto, residuo del precedente tè.
Come si usa la teiera in ghisa?
Al primo utilizzo la teiera in ghisa deve essere “inaugurata” secondo un rituale specifico: versando acqua bollente al suo interno, lasciando riposare per qualche minuto e quindi svuotandola, ripetendo l’operazione più volte ed asciugando infine sia l’interno che l’esterno della teiera.
Per l’infusione del tè nella teiera in ghisa è molto utile il filtro in acciaio rimovibile interno, in cui inserire foglie di tè in una proporzione media di 7 grammi ogni 500 ml, prima di versarvi l'acqua - precedentemente portata a temperatura - e attendendo il tempo necessario a seconda della tipologia di tè scelto.
Ora la teiera in ghisa giapponese è pronta per servire il tè al suo interno; diamo quindi risposta alle più ricorrenti domande e dubbi riguardo all’utilizzo delle teiere in ghisa.
La teiera in ghisa va sul fuoco?
No, la teiera in ghisa, essendo un prodotto artigianale, non andrebbe mai messa a diretto contatto con il fuoco e quindi neanche sul fornello.
Serve lo spargifiamma per la teiera in ghisa?
Il coefficiente di dilatazione dello smalto non è lo stesso di quello del ferro ovviamente, quindi anche usando uno spargifiamma il discorso non cambia, si potrebbe crepare lo strato interno.
La teiera in ghisa su induzione?
Per lo stesso motivo, anche il fornello a induzione non rappresenta un uso corretto della teiera in ghisa, che - come detto - non va confusa con un bollitore tetsubin.
Come pulire teiera in ghisa?
Per una corretta manutenzione della teiera in ghisa, si consiglia di asciugarla con cura dopo ogni utilizzo, usando un panno in cotone o microfibra per evitare il ristagno dell’acqua al suo interno, e di capovolgerla in fase di asciugatura, inclinando il coperchio per consentire sempre il passaggio dell’aria.
Per pulire una teiera in ghisa è bene sciacquare con acqua, ma senza usare mai saponi o detersivi, che potrebbero danneggiare il materiale e alterare il gusto delle future infusioni.
La teiera in ghisa fa la ruggine?
No, il rivestimento smaltato evita la formazione di ruggine all’interno della teiera in ghisa.
Dove comprare una teiera in ghisa?
È possibile acquistare la propria teiera in ghisa giapponese presso un negozio fisico specializzato oppure sullo shop online di Arte del Tè, all’interno della sezione Teiere in Ghisa.
È possibile scegliere la propria teiera in ghisa in base alla capienza e quindi alle sue dimensioni (che ne determinano il numero di tazze*), ma anche in base al gusto estetico, grazie ai molti modelli disponibili: teiere in ghisa con base rotonda o quadrata, ovaleggianti oppure sferiche, butterate, simil “Aladino”, Taroko, Huangtu, teiere in ghisa giapponese… e molte altre.
Anche il colore della teiera in ghisa può incidere ovviamente sulla scelta: le più amate sono le teiere in ghisa blu, rosse, verdi e oro, in alternativa alle teiere più classiche in ghisa nera.
*La teiera in ghisa con tazze rappresenta a suo modo la versione giapponese dei set da tè più tradizionali.
Quanto costa una teiera in ghisa?
Come sempre la risposta a questa domanda è “dipende” esistono teiere in ghisa di qualità già a partire da 40 €, ma le teiere in ghisa giapponesi di maggior pregio possono anche raggiungere valori a 4 cifre.
Se sei un amante del tè, non puoi rinunciare alla qualità delle foglie e degli strumenti di preparazione; il tè non è solamente una bevanda, ma un vero e proprio rituale, ristoratore per il corpo e per lo spirito.